Con la legge di Bilancio del 2019 (Legge n.145 del 30 Dicembre 2018) il mondo del marketing sanitario cambia e prende la sua strada, dividendosi dal mondo del marketing tradizionale ed avendo la sua specifica normativa.

La legge

L’articolo 1 Comma 525 della legge recita così:

“Le comunicazioni informative da parte delle strutture sanitarie private di cura e degli iscritti agli albi degli Ordini delle professioni sanitarie di cui al capo II della legge 11 gennaio 2018, n. 3, in qualsiasi forma giuridica svolgano la loro attività, comprese le società di cui all’articolo 1, comma 153, della legge 4 agosto 2017, n. 124, possono contenere unicamente le informazioni di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, funzionali a garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari, escluso qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestivo, nel rispetto della libera e consapevole determinazione del paziente, a tutela della salute pubblica, della dignità della persona e del suo diritto a una corretta informazione sanitaria.”

Cosa vuol dire?

In poche parole, professionisti e centri del settore medico dovranno escludere qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestionale dai loro messaggi di comunicazione.

Questo serve a favorire e garantire l’eticità del professionista, nonché la tutela della salute del paziente.

Le sanzioni

L’articolo 1 Comma 536 invece parla delle sanzioni in caso di violazione della norma.

Esso recita così:

“In caso di violazione delle disposizioni sulle comunicazioni informative sanitarie di cui al comma 525, gli ordini professionali sanitari territoriali, anche su segnalazione delle rispettive Federazioni, procedono in via disciplinare nei confronti dei professionisti o delle società iscritti e segnalano tali violazioni all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ai fini dell’eventuale adozione dei provvedimenti sanzionatori di competenza. Tutte le strutture sanitarie private di cura sono tenute a dotarsi di un direttore sanitario iscritto all’albo dell’ordine territoriale competente per il luogo nel quale hanno la loro sede operativa entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.”

Quindi, in caso di violazione, gli ordini professionali territoriali dovranno inviare comunicazione all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) che potrà eventualmente prendere provvedimenti.

Inoltre, sempre dal testo del Comma 536, si evince che le strutture private sanitaria hanno l’obbligo di dotarsi di un direttore sanitario iscritto all’albo territoriale di appartenenza.

marketing sanitario la normativa

Marketing Sanitario e la normativa: cosa è permesso?

Arrivati a questo punto, la domanda è lecita: “Cosa deve contenere il mio messaggio?”.

Esistono ancora diverse strategie di marketing che permettono di ottenere ottimi risultati nel campo sanitario. Tutte però vertono su un principio fondamentale, che è quello della corretta informazione. Infatti, ciò che resta possibile dopo la legge finanziaria del 2019 è quello di diffondere messaggi informativi. Migliore è la qualità, maggiori saranno le possibilità che la strategia sia efficace.

Ma il solo messaggio non basta! Per evitare un appiattimento della comunicazione e la possibilità di essere uno tra i tanti serve una giusta strategia comunicativa. Ecco perché in questi casi conviene rivolgersi a consulente specifici, chi conosce bene il mondo del Marketing Sanitario, sia per evitare sanzioni, che per l’esperienza nel campo.

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